La famiglia odierna è complessa. Sulla complessità della famiglia si scrivono articoli, libri e trattati, numerosi ricercatori studiano come affrontarle, e questo ormai è un aspetto accettato e riconosciuto dal sentire comune.
Uno degli aspetti che all’apparenza contribuisce ad aumentare le difficoltà nella gestione dei rapporti familiari, viene proprio dalla tecnologia. Ideata dall’uomo allo scopo di semplificare il quotidiano dell’essere umano, e di facilitare la comunicazione tra le persone, spesso si rivela esattamente il contrario, riducendo le comunicazioni reali e complicando gli aspetti del vivere quotidiano.
Le problematiche che sorgono dalla convivenza tecnologica in famiglia sono numerose, le più rilevanti partono proprio dalla comunicazione tra genitori e figli, la quale risente del fatto che spesso i figli vivono la tecnologia come parte integrante del loro modo di vivere il loro tempo libero e comunicare con gli amici, crescendo in una realtà profondamente diversa da quella conosciuta dai genitori.
I motivi di discussione su come e quando utilizzare i cellulari e altri mezzi tecnologici sono sempre più numerose, sia da parte dei genitori che richiamano l’attenzione dei figli sulla loro crescita e sia da parte dei figli che lamentano la distrazione dei genitori che si dedicano ai social, chat o giochi elettronici. A questo possiamo aggiungere la possibilità di vedere la televisione con un’offerta sempre più ampia di canali per accontentare i gusti di tutti, considerando l’intento lodevole da parte dell’offerta televisiva di essere sempre più accattivante e interessante, purtroppo diviene anch’essa un ulteriore trappola per la famiglia che rischia di passare le serate con ogni membro dedito alla propria televisione con la propria scelta televisiva.
Sulla tecnologia, essendo un fenomeno sociologico relativamente nuovo per l’uomo, non esiste ancora un decalogo affermato, condiviso da tutti e trasmesso di generazione in generazione che ne definisca il giusto utilizzo. Si potrebbe dire che manca una guida, una sorta di galateo della tecnologia che permetta di orientare la famiglia ad una pacifica convivenza con questo aspetto sempre più invadente.
E’ infatti tutto ancora da decidere e ognuno prova da dire il suo parere secondo il suo sentire: a che età è giusto iniziare ad utilizzare il cellulare? Per quanto tempo si può dire che sia ragionevole utilizzare il cellulare? In quali occasioni sociali è giusto metterlo da parte? Quante ore di giochi elettronici e da che età è giusto concedere? Mentre si mangia quale tecnologia può essere presente? Quanto è giusto spendere per la tecnologia?
Queste sono piccoli esempi di interrogativi che ancora non hanno risposte, ovviamente ognuno si orienta secondo le circostanze o fissa regole rigide secondo le proprie convinzioni, creando così occasioni di discussione che possono scaturire in veri e propri conflitti.
Sarebbe semplicistico pensare di eludere i problemi derivanti dalla tecnologia eliminandola completamente per un illusorio ritorno alle origini, ma purtroppo anche questa strada è profondamente complessa in quanto non è solo un fenomeno legato alla famiglia, la tecnologia è insita in quasi ogni aspetto della società e rinunciare ad essa sarebbe come rinunciare a farne parte.
Quindi se eliminare la tecnologia è quasi più complesso che conviverci, forse l’unica strada percorribile è quella della consapevolezza, più saremo consapevoli di quanto è complesso gestire questi aspetti in famiglia e più possibilità avremo per valutare le eventuali ricadute nelle scelte che facciamo. Utilizzando un’immaginaria bilancia potremmo da una parte porre i vantaggi che la tecnologia ci offre in quel momento e dall’altra quante discussioni o complicazioni potenzialmente si attiveranno di conseguenza. In questo modo potremmo tornare ad essere veramente liberi di scegliere cosa vogliamo nella nostra famiglia e il livello di complessità tecnologica che possiamo tollerare o gestire.
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